Qualche volta in Endodonzia sembra che si giochi un po’ con le parole; un modo di dire, uno slogan, un’espressione possono però identificare efficacemente e utilmente un protocollo operativo clinico.
È il caso della step-down.
Può capitare (in canali con una certa curvatura) che già dagli strumenti più piccoli di una sequenza operativa crescente, quale ad esempio la sequenza operata con gli Mtwo nella tecnica simultanea, risulti impossibile raggiungere l’apice : per esempio già il 10-04 non arriva all’apice nonostante non ci sia nessun tipo di vera e propria interruzione; ebbene, anche se il primo strumento (o il secondo) non è arrivato all’apice, abbiamo imparato, semplicemente provando diverse soluzioni, che la migliore può essere quella di proseguire la sequenza con gli strumenti successivi, che per quanto riguarda gli Mtwo sono il 15-05, 20-06 e 25-06 : ognuno di questi strumenti si fermerà un po’ prima del precedente, e ripetere la sequenza operativa (sempre “fin dove gli strumenti arrivano SENZA FORZARE”, quindi : 10 15 20 25,10 15 20 25,10 15 20 25…) condurrà al graduale raggiungimento dell’apice, prima da parte dello strumento più piccolo che non raggiungeva l’apice, poi(in qualche caso aggiungendo il 30 alla sequenza, che man mano diventa 15 20 25 e poi 20 25 30) da parte di quelli più grandi, fino alla misura che sembrerà sufficiente.
Abbiamo imparato che questo protocollo si rende necessario quando c’è un certo tipo di curva cioè una curva ad ampio raggio o anche una curva a raggio piccolo soprattutto se è ad una certa distanza dall’apice ; sono questi dei casi piuttosto difficili : dopo aver superato di qualche mm la curva, lo strumento non avanza e la parte di strumento che incontra (e trasmette) questa difficoltà è quella impegnata nella curva; una riduzione della velocità normalmente usata per quello strumento(per gli Mtwo : da 220rpm a 120-150 rpm) , permette un miglior controllo e un miglior adattamento; l’uso degli strumenti successivi a quello che si è fermato nell’avanzamento verso l’apice, porta ad una graduale semplificazione- addolcimento dell’angolo e aumento dello spazio- di quella curva, semplificazione necessaria e man mano sufficiente a quello strumento (essendo peraltro operata da strumenti dello stesso tipo: concetto base nella tecnica simultanea).
Il primo caso di questo post riguarda un 4.8 : nella rx intraoperatoria c’è un 25-06 già all’apice del canale distale(la step-down è stata già eseguita) e un 20-06 in fase di step-down ancora distante dall’apice.

4.8-RX-preoperatoria

4.8 RX intraoperatoria

4.8 RX postperatoria
Il secondo caso riguarda un 3.6 ed è decisamente più facile: in questo caso era il 15-05 il primo strumento a non arrivare all’apice (per 1-2 mm) ; si è usato il 20-06 che si è fermato a ridosso del punto dove si è fermato il 15, si è quindi riutilizzato subito nuovamente il 15-05 che una volta arrivato all’apice è stato lasciato qui indugiare in va e vieni qualche secondo eseguendo un leggero movimento di limatura ( o brushing ): sono stati quindi usati il 20 e il 25 che hanno raggiunto l’apice senza ulteriori difficoltà. Questo secondo caso (più semplice) è stato inserito nel post per evidenziare che il grado di difficoltà di un canale per le caratteristiche della curva in relazione ai parametri prima evidenziati e quindi alla step-down, possono essere di grado vario.

3.6 RX preoperatoria

3.6 RX postoperatoria